Il sollevamento della fettuccia a cui sono fissati i capelli mostra uno strato di pigmento non intaccato da depositi superficiali. Dietro la nuca si scorge un frammento di etichetta adesiva recante un’annotazione di Giordano Ferrari.

Prelievo dall’arco sopracigliare destro: si notano due strati di diverse materie pittoriche sovrapposte; la linea scura che ricopre lo strato di incarnato più esterno corrisponde ai depositi  superficiali rimossi col restauro.

La testa è collegata al corpo tramite un filo metallico che dalla sommità del capo attraversa il legno fino alla base del collo, dove si aggancia a un ferro fissato nella parte alta del torace. I numerosi chiodi all’altezza delle spalle servono per fissare le braccia di stoffa al torso di legno. Molti di questi non sono più necessari, ma testimoniano le inchiodature delle braccia precedenti.