Scenografia: è l’insieme degli elementi visivi, decorativi, dipinti, tridimensionali che determinano lo spazio in cui si svolge l’azione teatrale. Elementi canonici delle scenografie tradizionali sono le quinte, telai alti e stretti con funzioni prospettiche posti ai lati del palcoscenico, e il fondale, grande tela che fa da sfondo alla scena e che viene cambiata durante lo spettacolo attraverso un sistema di carrucole e funi. Le scenografie del teatro d’animazione a volte potevano risultare l’elemento di punta dello spettacolo stesso, sia grazie a scenografi famosi, quali Fontana o Sanquirico, che operavano nei maggiori teatri nella prima metà dell’Ottocento, sia ad “effetti speciali” quali eruzioni, inondazioni, terremoti. Talvolta venivano usati fondali avvolgibili in senso verticale, come nel caso della messa in scena del giro del mondo, dove l’idea del movimento della nave era suggerita dallo scorrere dei vari panorami sul fondo. Spalla: personaggio che collabora con il personaggio principale di un determinato spettacolo. A volte i personaggi che sono principali in alcuni spettacoli diventano “spalle” in altri. Nel teatro dei burattini spessissimo Sandrone fa da spalla a Fagiolino.
Teatrino: termine con cui ci si riferisce genericamente alla struttura dentro cui vengono messe in scena le produzioni di burattini e marionette. Nel corso della storia è stato anche chiamato “edifizio”, “baracca” o “casotto” (solo per i burattini, e il secondo termine veniva usato in area bolognese), “castello”. I teatrini di marionette sono di solito più grandi di quelli per burattini, dato il maggior numero di operatori che devono contenere.
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