Il percorso espositivo inaugurato il 27 dicembre 2018 inizia con burattini che sono stati scolpiti, o che hanno lavorato, in area prettamente emiliana: sono rappresentate le famose dinastie dei Preti e dei Campogalliani che hanno influenzato la formazione di tanti artisti vissuti nei due secoli passati, tra cui quelli della provincia parmense ai quali è dedicata una teca. Proseguendo si visionano pezzi appartenuti a burattinai di provenienza centro – settentrionale del medesimo periodo, seguiti da altri che si avvicinano ai giorni nostri, fatti di stoffa o cartapesta, come i burattini costruiti e usati dal pittore romano Carlo Ludovico Bompiani.
Nell'ultima sala è presente una sorta di monografia riguardante i Ferrari di Parma i quali, burattinai da 4 generazioni, hanno creato una vera e propria cifra stilistica nella scultura dei pezzi.
Nelle teche centrali sono esposte le marionette appartenute a grandi compagnie italiane della fine del XIX e della prima metà del XX secolo; uno spazio è riservato alle tre tradizioni principali (palermitana, catanese e napoletana) dell’Opera dei Pupi e un altro al Gruppo 80, che coi suoi pupazzi televisivi, come Uan, ha appassionato generazioni di bambini negli ultimi due decenni del 1900.
Il percorso è arricchito con l'esposizione di locandine, manifesti, avvisi, apparati scenografici, copioni, allo scopo di ricreare il contesto storico relativo ai pupazzi esposti