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MOSTRA "IL MUSEO FUORI DI SE'" - PALAZZO INA

Il Museo fuori di sé
Vetrine INA di via Cavour 1- 15 aprile

In occasione della Settimana dei Beni Culturali il museo civico Castello dei Burattini presenta alla città una serie di pezzi di pregio che fanno parte di alcuni fondi acquisiti.
Il Museo nasce nel 2002 per volontà del Comune di Parma con il generoso contributo del Banco di Sardegna, ma soprattutto per la paziente opera del burattinaio Giordano Ferrari, che, nel corso della sua vita, ha raccolto uno straordinario patrimonio di burattini, marionette, oggetti di scena, fondali, copioni, volumi, testimonianza del lavoro suo e di tanti altri burattinai e artisti degli ultimi tre secoli. Oltre a raccogliere un notevole nucleo di documenti della famiglia Ferrari, è venuto acquisendo in questi anni importanti collezioni private.
Il Fondo Ferrari acquisito dal Banco di Sardegna è il più familiare al pubblico, in quanto i suoi pezzi sono stati le colonne del Museo, hanno costituito il percorso che tutt’oggi è esposto.
Un secondo fondo con materiali Ferrari soprattutto fatto di documenti, manifesti, volumi, è venuto ad aggiungersi al primo (con il contributo di uno sponsor e della Regione Emilia Romagna), completando finalmente l’opera di raccolta del collezionista Giordano.
Esposti con burattini e marionette di pregio, si può godere la vista  di manifesti degli anni trenta, di copioni manoscritti e spartiti musicali, a testimonianza di un cambiamento nel modo di fare spettacoli di burattini sopraggiunto già nei primi anni del novecento, con l’arricchimento dei repertori e l’inserimento di intermezzi musicali.  Viene qui esposto per la prima volta un fondale per teatro di burattini appartenuto al celebre Francesco Campogalliani. 
Viene per la prima volta resa visibile una piccola parte della splendida collezione del giornalista bolognese Franco Cristofori, profondo conoscitore di teatro popolare ed appassionato collezionista. Per rappresentarne la complessità, si espongono alcuni pezzi appartenuti a Cristofori ma provenienti dalla compagnia bolognese di burattinai Rizzoli, pregevoli artisti attivi nei primi anni del novecento; tra questi un vecchio fondale parte del loro primo teatrino, un copione manoscritto per teatro di marionette proveniente dal marionettista Ettore Secchi, attivo negli anni cinquanta dell’ottocento, particolare pochè porta il visto della censura, che in quel  tempo per autorizzare gli spettacoli esigeva di approvarne i contenuti.
Questa collezione sarà insieme ad altri materiali unici, per il loro pregio collezionistico, per la loro testimonianza storica, resa visibile prossimamente, in seguito al riallestimento che interesserà i locali del museo.

Il Museo fin dalla sua nascita ha creduto nella funzione educativa del bene culturale, intraprendendo  un’opera di diffusione della conoscenza del proprio patrimonio, divulgandolo attraverso un prezioso lavoro svolto con le scuole, i ragazzi e le famiglie. Questa conscenza del bene culturale deve produrre quale fine educativo ultimo il concetto di salvaguardia, quale processo consapevole di difesa del patrimonio collettivo immateriale e materiale.

Il Castello dei Burattini accoglie i visitatori nella splendida cornice del complesso di San Paolo, in Via Melloni 3, a fianco della Camera affrescata dal Correggio. E’ aperto tutti giorni, tranne il lunedì, e dal mese di aprile l’apertura sarà estesa di due ore al giorno, dalle 9 alle 19.

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